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Il gioco come collaborazione: una palestra di vita

Noi ragazzi, di terza liceo scientifico sportivo, mercoledì 20 novembre abbiamo partecipato ad una bellissima esperienza sull’importanza del gioco in età evolutiva. 

Abbiamo creato ed esposto delle proposte ludiche cercando di individuare degli obiettivi coordinativi e condizionali. Di tutti quelli esposti, ne sono stati scelti due per poterli mettere in pratica con una classe di bambini di quarta elementare. 

Il primo gioco scelto è stato bombarda bimbo. La classe, divisa in due squadre, è stata disposta all’interno e all’esterno di un cerchio. Chi stava fuori doveva colpire gli avversari dentro e coloro che venivano colpiti potevano essere liberati solamente da un compagno che doveva girargli attorno. Abbiamo usufruito anche le altre varianti: quella di proteggere il tesoro, situato in mezzo al campo di gioco, e la fase ad eliminazione. 

Il secondo gioco scelto è stato cattura la palla. I bambini sono stati divisi in 3 squadre, ognuna di loro aveva una base e al centro posti 12 palloni, i quali dovevano essere presi e portati nella propria base. Una volta che tutti i palloni erano stati presi dal centro, i bambini potevano andarli a rubare agli avversari. Le variazioni scelte per questo gioco sono state: scalpo, dove i bambini dovevano andare a prendere i palloni evitando di farsi rubare la coda; assegnazione di punti differenti in base al pallone. 

Durante questa attività i bambini si sono divertiti, e per noi ragazzi è stato un momento di confronto con la realtà davvero entusiasmante. Abbiamo potuto capire se le nostre proposte sulla carta erano più o meno efficaci dal punto di vista pratico, e anche l’importanza di rendere il più possibile partecipi i bambini, esultando con loro e incitandoli nel momento del bisogno.  

Questa esperienza ci ha insegnato molto, è servita per capire e per metterci nei panni dei professori. È stato difficile, molto faticoso, ma sicuramente tanto gratificante. Ci porteremo sempre con noi questa indimenticabile esperienza!

Emilia Marson e Riccardo Bello – 3ª sportivo