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Ogni anno in autunno gli studenti più volenterosi possono partecipare ai Campionati di Matematica, le cosiddette “Olimpiadi”, che nella fase interna della scuola sono definiti “Giochi di archimede” e sono costituiti da 16 quesiti a risposta multipla.
Dopo questa gara vengono selezionati i partecipanti che hanno ottenuto i punteggi migliori, superiori a quello minimo. Questi potranno partecipare alla cosiddetta gara distrettuale, che decide la selezione per le gare nazionali. Quest’anno ho rappresentato il biennio nella gara distrettuale, svoltasi a fine Febbraio a Treviso (sempre 18 quesiti, ma anche con risposte numeriche e dimostrazioni matematiche). Il mio punteggio è stato ritenuto meritevole, perciò ho potuto partecipare alla cerimonia di premiazioni del 24 maggio.
Arrivato a Treviso con l’unica aspettativa di ricevere un semplice attestato, ho invece trovato un pomeriggio interamente organizzato e incentrato sulla matematica. Io e tutti i presenti abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare una presentazione di un neolaureato in Matematica, il quale non solo ha saputo descrivere al meglio come si deve affrontare lo studio di una disciplina STEM (di carattere scientifico), ma anche come la matematica non sia solo meccanizzazione di ragionamenti, ma anche spirito critico e logica, che aiuta nella risoluzione di problemi concreti e reali, problemi che vengono proprio svolti anche durante i campionati di matematica. Insomma durante tutto il pomeriggio sono state riconosciute persone degne e capaci di avere una visione del mondo ampia, analitica e scientifica. Ho veramente apprezzato anche il dono fattomi come premiazione, ovvero libri per allenarsi nei quesiti matematici e rompicapi di metallo e legno per ricordare i buoni e sani principi della logica e dello svago intelligente.
A tutti coloro che ritengono il termine di olimpiadi poco adatto a gare matematiche, rispondo che l’unica cosa che possiamo far correre più velocemente delle nostre gambe, è la nostra mente.
Detto questo ringrazio il gentile contributo della coordinatrice dei giochi nella nostra scuola, la professoressa Dario.
Ne approfitto per dire che secondo me ognuno dovrebbe provare a partecipare ai campionati di matematica, che più di una competizione sono, in primo luogo, un metodo per poter imparare a conoscere le meraviglie della matematica.
Giovanni Dall’Ava (2^ Liceo Scientifico Scienze Applicate)